08/02/09

Zelo

Va dato atto ai Carabinieri e alle forze dell'ordine in generale: contro la micro-delinquenza che micro non è affatto, sono l'ultimo argine, la diga prima del caos e dell'anarchia.
Forse bisognerebbe fare un appunto agli "appuntati" : troppo zelo !
Ritornando sul rumeno ubriaco che a momenti viene linciato, ecco come sarebbero dovute andare le cose.

Nel bar dove l'assassino va ad ordinare un'altra birra, senza aver prestato il minimo soccorso, si precipita la folla che aveva assistito alla scena. Iniziano gli spintoni, le urla. Qualcuno, forse il proprietario del bar, chiama il 113 o direttamente il 112...

"PronDo, qui cisctà il 112, appuntato Capranica, dicesse pure"
"Venite, presto ! Correte, stanno ammazzando uno ! "
"Calma... fornisca generalità e indirizzo, peccottesia"

Espletate le formalità, parte la pattuglia dei carabinieri, ed in un attimo arriva al bar. Scendono tal Gennaro Esposito e Tonino Ammarone...
Capiscono subito di cosa si tratta, ed ecco il dialogo

"Gennà... ma è chista proprio, la strada ?"
"Antò... e famme controllà u momento... si è proprio chista, qua in goppa u cartello ci sta il nome della via"

Intanto dal bar provengono rumori di bottiglie rotte, urla disumane, una sedia vola fuori dalla finestra...

"Gennà... approposito, non è per cambiare argomento... ma hai visto che bella serata che ci stà ? Guarda quà, c'è la luna come solo a Mergellina la puoi vedere "
"Ma sai che tieni ragione, Antò, e l'aria ? Lo senti ? Un profumo antico, mi ricorda quando andavo per i campi con Carmeluzza, la sua pelle bianca come la luna ed i suoi occhi di fuoco "
"Gennà... scusa se ti interrompo... ma non è che senti, come dire... nu poco e casino ?"
"Aspè... aspè..."

CRASH... TUD... BONK... "Nooooo ! ... vi preeego... io Rumeno, non fatto apposta, io sete, prego dare birra me"... "crepa bastardo", "non ti sei neanche fermato, criminale", "tiè, dovete morire tutti" "aiutooooooo... aiutare prego, qualcuno aiuta me"

"... macchè... no, je nun sento niente, e tu che senti ?"
"No... me pareva... sarà l'afa, come vorrei esse a Marechiare", sentiaccà :
"Quanno sponta la luna a Marechiare
pure li pisce nce fann' a l'ammore,
se revotano l'onne de lu mare,
pe la priezza cagneno culore
quanno sponta la luna a Marechiare."
"Gennà, che "dicite ancille vuje" ... ce l'andiamo a prendere, na tazzulilla e cafè ?"
"Antò, m'hai tolto e parole di bocca, guardate... ci stà proprio nu bar qui di fronte"
"Ma che combinazione ! Jamme jà ...ma chiano chiano, nun tenimme fretta, chi ce o faffà a corre ? "

Ed invece i "nostri" si sono mossi come fulmini, rischiando anche in proprio, pur di salvare quella feccia sub-umana, ecco come sono andate le cose...