26/03/10

Cocktail micidiale

Sanità... bilancio... debiti...

Campania - bassolino - 1 miliardo di euro (770 del 2009 + 223 del 2008) . Destinati OGGI fondi Fas per 500 milioni.

Laziomarrazzo - 1,6 miliardi di euro (1000 milioni del 2009 + 180 del 2008) . Destinati OGGI fondi Fas per 420 milioni.

Calabria - loiero -  1 miliardo di euro. (120 milioni del 2009 + 880 milioni precedenti). Destinati OGGI fondi Fas per 1 miliardo.

TERRONI + ROSSI ...ovvero " Quando che la merda monta in scagno, o che la spuza o che la fà dano "

P.S. Fazio : " Il Veneto ha un'ottima sanità "... DAVVEROOOO ??? Ma va' in mona to mare ...

20/03/10

Il bastardo

Non " il migliore ", neanche " così così ", oppure " peggiore ".
" Pessimo " neppure è sufficiente, direi IL BASTARDO. Chi ? Togliatti, e chi se no ?

Lettera di Togliatti del 15 febbraio 1943 a Vincenzo Bianco, che gli chiedeva di intercedere per i tanti prigionieri italiani nei gulag russi.

"...L'altra questione sulla quale sono in disaccordo con te, è quella del trattamento dei prigionieri. Non sono per niente feroce, come tu sai. Sono umanitario quanto te, o quanto può esserlo una dama della Croce Rossa. La nostra posizione di principio rispetto agli eserciti che hanno invaso la Unione Sovietica, è stata definita da Stalin, e non vi è più niente da dire. Nella pratica, però, se un buon numero dei prigionieri morirà, in conseguenza delle dure condizioni di fatto, non ci trovo assolutamente niente da dire, anzi e ti spiego il perché. Non c'è dubbio che il popolo italiano è stato avvelenato dalla ideologia imperialista e brigantista del fascismo. Non nella stessa misura che il popolo tedesco, ma in misura considerevole. Il veleno è penetrato tra i contadini, tra gli operai, non parliamo della piccola borghesia e degli intellettuali, è penetrato nel popolo, insomma. Il fatto che per migliaia e migliaia di famiglie la guerra di Mussolini, e soprattutto la spedizione contro la Russia, si concludano con una tragedia, con un lutto personale, è il migliore, è il più efficace degli antidoti. Quanto più largamente penetrerà nel popola la convinzione che aggressione contro altri paesi significa rovina e morte per il proprio, significa rovina e morte per ogni cittadino individualmente preso, tanto meglio sarà per l'avvenire d'Italia...".

Stava parlando di Italiani... non è per niente feroce... roba che un caimano gli fa una pippa. " Non ci trovo assolutamente niente da dire "... auspicarsi migliaia di lutti fra le famiglie come " antidoto " ...
Queste " pietre miliari " vanno conservate nella memoria, per farsi un giudizio; come il muro di Berlino, i gulag, i laogai, l'holomodor, Budapest, Praga, la rivoluzione culturale, Piazza Tienamnen.
Ecco, metteteci anche questa lettera, del bastardo.

09/03/10

Dal bruco alla farfalla

Che ne dite di questa analisi ? Attualissima, non vi pare ? Inframezzate, in neretto, le mie note.

Una sola preoccupazione spinge a costruire programmi nuovi o a modificare quelli che già esistono: la preoccupazione dell'esito delle prossime elezioni. Non appena nella testa di questi giullari del parlamentarismo balena il sospetto che l'amato popolo voglia ribellarsi e sgusciare dalle stanghe del vecchio carro del partito, essi danno una mano di vernice al timone.
Allora vengono gli astronomi e gli astrologhi del partito, i cosiddetti " esperti " e " competenti ", per lo più vecchi parlamentari che, ricchi di esperienze politiche, rammentano casi analoghi in cui la massa finì col perdere la pazienza, e che sentono avvicinarsi di nuovo una minaccia dello stesso genere. E costoro ricorrono alle vecchie ricette, formano una " commissione ", spiegano gli umori del buon popolo, scrutano gli articoli dei giomali e fiutano gli umori delle masse per conoscere che cosa queste vogliano e sperino, e di che cosa abbiano orrore. Ogni gruppo professionale, e perfino ogni ceto d'impiegati viene esattamente studiato, e ne sono indagati i più segreti desideri.

Come non ravvedere in questo " quadretto " appena dipinto, Berlusconi e la sua ossessione per i sondaggi ?

Di regola, in questi casi diventano maturi per l'indagine anche " i soliti paroloni " della pericolosa opposizione e non di rado, con grande meraviglia di coloro che per primi li inventarono e li diffusero, quei paroloni entrano a far parte del tesoro scientifico dei vecchi partiti, come se ciò fosse la cosa più naturale del mondo. Le commissioni si adunano e “rivedono“ il vecchio programma e ne foggiano le loro convinzioni come il soldato al campo cambia la camicia, cioè quando quella vecchia è piena di pidocchi.
Nel nuovo programma, è dato a ciascun il suo. Al contadino è data la protezione dell'agricoltura, all'industria quella dei suoi prodotti; il consumatore ottiene la difesa dei suoi acquisti, agli insegnanti vengono aumentati gli stipendi, ai funzionari le pensioni. Lo Stato provvederà generosamente alle vedove e agli orfani, il commercio sarà favorito, le tariffe dei trasporti saranno ribassate, e le imposte, se non verranno abolite, saranno però ridotte.

Il cavallo di battaglia buono per tutte le stagioni : abbassare le tasse !

Talvolta avviene che un ceto di cittadini sia dimenticato o che non si faccia luogo ad una diffusa esigenza popolare. Allora si inserisce in gran fretta nel programma ciò che ancora vi trova posto, fin da quando si possa con buona coscienza sperare di avere colmato l'esercito dei piccoli borghesi e delle rispettive mogli, e di vederlo soddisfatto. Così, bene armati e confidando nel buon Dio e nella incrollabile stupidità degli elettori, si può iniziare la lotta per la " riforma " (come si vuol dire) dello Stato.

E' tempo di attuare le riforme...

Quando poi il giorno delle elezioni è passato e i parlamentari del quinquennio hanno tenuto il loro ultimo comizio, per passare all'addomesticamento della plebe all‘adempimento dei loro più piacevoli compiti, la commissione per il programma si scioglie. E la lotta per il nuovo stato di cose riprende le forme della lotta per il pane quotidiano: presso i deputati, questo si chiama " identità parlamentare ".

Ovvero passata la festa, gabbato lo santo

Ogni mattina, il signor rappresentante del popolo si reca alla sede del Parlamento; se non vi entra, almeno si porta fino all‘anticamera dove è esposto l'elenco dei presenti. Ivi, pieno di zelo per il servizio della nazione, iscrive il suo nome e, per questi continui debilitanti sforzi, riceve in compenso un ben guadagnato indennizzo. Dopo quattro anni, o nelle settimane critiche in cui si fa sempre più vicino lo scioglimento della Camera, una spinta irresistibile invade questi signori. Come la larva non può far altro che trasformarsi in maggiolino, così questi bruchi parlamentari lasciano la grande serra comune ed, alati, svolazzano fuori, verso il caro popolo. Di nuovo parlano agli elettori, raccontano dell'enorme lavoro compiuto e della perfida ostinazione degli altri; ma la massa ignorante, talvolta invece di applaudire li copre di parole grossolane, getta loro in faccia grida di odio. Se l'ingratitudine del popolo raggiunge un certo grado, c'è un solo rimedio: bisogna rimettere a nuovo lo splendore del partito, migliorare il programma; la commissione, rinnovata, ritorna in vita e l‘imbroglio ricomincia. Data la granitica stupidità della nostra umanità, non c'è da meravigliarsi dell'esito. Guidato dalla sua stampa e abbagliato dal nuovo adescante programma, l'armento " proletario " e quello " borghese " ritornano alla stalla comune ed eleggono i loro vecchi ingannatori. Con ciò, l‘uomo del popolo, il candidato dei ceti produttivi si trasforma un'altra volta nel bruco parlamentare e di nuovo si nutre delle foglie dell'albero statale per mutarsi, dopo altri quattro anni, nella variopinta farfalla.

- Il parlamentare, con i suoi attacchi di febbre ricorrente al " calar delle elezioni ", intervallati dalla pigrizia a pancia piena ed il rutto di chi non ha un cazzo da fare tutto il giorno, è uguale ad ogni latitudine !
Se qualche marxista-leninista mi sta leggendo, e fregandosi le mani si meraviglia della mia apparente critica a Berlusconi , sebbene i vizi dei parlamentari siano assolutamente equamente distribuiti fra destra e sinistra (equamente forse no... Marrazzo, Boffo, Vendola, Pecoraro Scanio, Luxuria... ), e proprio perchè di estrema sinistra egli condivida appieno quanto sopra scritto... quando svelerò l'autore, sorriderà un po' meno.
Si perchè questa feroce ed impietosa critica a " Berlusconi " ed al parlamentarismo in generale, è stata scritta nel 1925... da un certo Adolf Hitler . " Mein Kampf ", capitolo primo, Weltanschaung e Partito...
Poi dite che il cavaliere è fascista...

06/03/10

Qui si parrà la tua nobilitate

Il bordello delle liste serve, se ce ne fosse stato bisogno, da cartina al tornasole.
Da una parte la faciloneria, il  pressapochismo e l'ingenuità beota del Pdl e dei suoi collaboratori, che si riducono ad iscriversi all'ultimo secondo utile (e ben oltre), senza aver controllato per la millesima volta che tutto fosse in regola.

Svela altresì la livorosa militanza di quei magistratucoli di infimo ordine, recentemente apostrofati da Berlusconi come "banda di talebani" . Con la lente d'ingrandimento, come un perito filatelico, controlllano se un timbro è "del sindaco" o "del comune", perchè ciò fa una differenza abissale, per il loro cervellino da gallina.
Perfetta espressione del burocrate kafkiano, solo che in loro l'ottusità è superata dalla malafede : passano scrupolosamente al setaccio le liste di destra e chiudono non uno, ma entrambi gli occhi, come quella famosa scimmietta, sulle liste di sinistra.
Niente di nuovo sul fronte "orientale", avete ricordo di un'inchiesta che riguardi soggetti politici sinistrorsi portata a termine ? Cooperative rosse ? Finanziamenti dall'ex-URSS ? Omicidi di viados marrazzani ? Non mi risulta : tutto insabbiato.

Per un attimo è sembrato che l'analfabeta molisano, ex appartenente alla cosca dei magistrati, mostrasse un barlume di coscienza, ma subito è ricaduto nella becera invettiva, dove indicativo, condizionale e congiuntivo vengono randomizzati : "Questo è un vero e proprio golpe contro il quale occorre opporsi con una chiamata alle armi democratiche. Scenderemo in piazza con una grande mobilitazione di tutte le forze sociali e politiche".
In realtà questa è la versione del comunicato ufficiale, riveduta e corretta da qualche zelante collaboratore; il primo (e ultimo) pensiero dell'aneuronico villico, contemplava il raffinato " occorrebbisi opporre " anzichè "occorre opporsi ", e  " scenderemo in piazza " di primo acchito era il virgiliano  " scenderessimo in piazza "... 
Il burino scherza col fuoco... se c'è una parte che dovrebbe scendere in piazza per il tentato scippo delle elezioni è la destra. Solo che se ci rompete i coglioni un giorno si e l'altro pure, pur essendo voi la minoranza (di minorati) del paese, finisce veramente male, con una chiamata alle armi, ma quelle vere...

Poi c'è quel pirlone emiliano di Bersani. Piccola parentesi : ultimamente gli emiliani si stanno facendo apprezzare per aver sfornato una cricca di sordidi arrivisti da quattro soldi : Franceschini (Ferrara), Bersani (Piacenza), Fini (Bologna), Casini (Bologna)...
Sentite l'erede di Togliatti, tirato su a cotechino e turtelen : "Usano il dl interpretativo per arrivare comunque al risultato che gli serve per aggiustare il loro pasticcio, ma il trucco c’è e si vede, in alcuni casi fino al ridicolo. Se decidono così potranno aspettarsi solo una nostra ferma opposizione".
Il trucco ? Chi è che gioca a carte truccate ? Chi è che vorrebbe "vincere facile", come quello spot pubblicitario ? Chi è così ingordo e avido da volersi sedere sulla poltrona senza neanche aver vinto ? Ecco spiegati quei fantomatici 25.000 voti, spuntati all'ultimo secondo : Prodi  ! (Scandiano), un altro del triangolo rosso delle Bermude nostrane...

Last but not least "u' napuletano", mister tentenna, di quelli che se potessero ti scaverebbero la fossa sotto i piedi (vedi Ungheria), ma che si dà arie da lord inglese per meglio camuffarsi. A malincuore, trattenendo la nausea, firma il decreto interpretativo, questo orrendo sopruso che permetterà a milioni di Italiani di POTER FINALMENTE VOTARE CHI VOGLIONO !