24/09/08

Distinguo

Maroni : Nel Casertano "siamo in presenza di una vera e propria guerra civile che la camorra ha dichiarato allo Stato". "
La Russa : Nel Casertano più che una guerra civile si assiste in questa fase ad una guerra tra bande. "non parlerei - ha detto il ministro della Difesa - di guerra civile perché sembra quasi di dare una patente, non dico di legittimità, ma di importanza extracriminale alla camorra".

Ho sostenuto più volte che al Sud manderei i militari e li lascerei in pianta stabile, evidentemente contro la malavita organizzata.
Ma... c'è un ma... non deve essere tollerata nessuna forma di illegalità, ovunque. Se un mafioso ammazza un nero e questi fanno una rivolta popolare e distruggono una città, ci mando i poliziotti ed anche i militari se occorre, ma ad arrestare e/o sedare i rivoltosi, ovviamente.
Così come li mando a Milano, se necessario, a sgombrare quel marciume del Leoncavallo et similia.
Basta intendersi prima, al di là dei distinguo, sul principio cardine : OGNI forma di illegalità, di delinquenza, va combattuta.
Se poi sti benedetti soldati non sanno più da che parte guardare, è perchè laggiù c'è un casino bestiale : malavita che permea ogni ganglio vitale della società e la mina vagante dei disordini razziali, fomentata da Prodi e company, quando con lungimirante istinto brigatista omicida, "aprirono i cancelli ".
Adesso hanno finalmente il nuovo proletariato incazzato (i neri), e le manifestazioni di piazza di cui si era quasi persa la memoria, dove questi gorilla che ballano sulle auto rovesciate, hanno sostituito i pallidi ed emaciati, quasi malati di AIDS, eredi di agnolotto, stroncati dalle urne.