02/03/08

I RIS di Gravina

Un caseggiato abbandonato... in centro , luogo ideale per giocare; chi di noi non si è infilato, da piccolo, in questi posti bui, sporchi, con le imposte sfasciate, i vetri rotti.
Io ed un mio amico andavamo in un vecchio bunker nazista, ad un centinaio di metri da casa, a Roma. Cercavamo qualche reliquia, non abbiamo mai trovato nulla, anzi l'ultima volta siamo scappati, quando ci siamo accorti che ci veniva a dormire un barbone.
C'è il fascino irresistibile del mistero, l'ardire ad entrare in "casa d'altri", meglio ancora se con un cartello di divieto bene in vista. Non ci vuole una laurea in psicologia, o un master dei RIS per immaginare dove possano andare a giocare due bambini, tanto è vero che sono stati trovati quando un'altro ragazzino è caduto nello stesso identico punto. Per fortuna giocava con amici grandicelli, che sono andati a chiedere soccorso, altrimenti quella costruzione fatiscente nel CENTRO del paese, avrebbe fatto a gara con le sabbie mobili delle paludi africane.
Già me li vedo, gli "inquirenti" al lavoro...
Un estate, al mare, all'ultimo piano del condominio dove stavo, era venuta un'allegra combriccola di giovinastri, in affitto. Quei gruppi rumorosi e maleducati di giovani d'oggi, che non guardano in faccia a nessuno e credono che tutto gli sia dovuto, sempre.
Per farla breve, una mattina mi sono trovato il terrazzo pieno di vetri rotti di bicchieri, una bottiglia, scatole di olive, sottaceti, salviette : un disastro ! Avevano scaraventato di sotto perfino un mattone, che aveva rotto varie piastrelle.
Telefono ai carabinieri e arriva il solito appuntato meridionale. Il suo compare "d'ordinanza" rimane giù in macchina. Spiego come stanno le cose ed esterno i miei sospetti su quel gruppo di cafoni dell'ultimo piano. Mi dice che non può fare niente, che non ci sono motivi sufficienti per andare da loro, neanche per fare un paio di domandine, e mi suggerisce una trovata geniale : nascondermi in un angolo del terrazzo, con una telecamera, e filmare l'eventuale bis del fattaccio ! Si... come no... magari stare ad aspettare fino alle quattro del mattino come un allocco, sbirciando all'insù.
Mi decido e vado al piano immediatamente sottostante a quello dei giovinastri, suono e mi apre una ragazza giovane. Spiego brevemente e chiedo se ha sentito per caso qualcosa "SI... ieri sera, anzi erano quasi le 6, avevo la porta che da sul balcone aperta, ad un certo punto sento delle grida e poco dopo uno butta di sotto una bottiglia intera".
Morale della favola, i carabinieri vanno a fare un discorsetto ai tipi, questi vengono da me, si profondono in scuse e si offrono di ripulire il terazzo. Accetto, ma li avverto che sono pronto a sporgere denuncia se vola di sotto anche solo una cicca.
Non mi sono sentito certo un Maigret, mi è venuto sconforto a pensare agli Sherlock Homes nostrani in azione...
Se stai cercando due ragazzini, due bambini scomparsi, e c'è una costruzione abbandonata nel centro del paese (!), dove vanno spesso a giocare, e non ti hanno mandato a 30 km sulle montagne, a sguazzare in mezzo al fango, sotto la pioggia... devi guardare ogni centimetro quadrato, non deve passare nemmeno uno spillo ! Altro che giocare a fare i RIS coi guanti da chirugo.