13/12/09

Il mariuolo

LINK Obama, un Nobel tra critiche e dubbi.

Fra le perle di saggezza, leggi di ipocrisia, di obamino, c'è questa :

" Non ho dubbi sull'esistenza di altri candidati che avrebbero potuto essere più meritevoli "... finisco la frase per lui : però il premio intanto me lo pappo io...

Ahhh, queste eleganti frasi al negativo di baracchino, iniziano sempre con un non, per NON irritare nessuno, e terminano con dei puntini di sospensione, mentre guarda l'orizzonte.

Mi pare di vederlo, sofferente sotto l'immane fardello del " dovere ", eh già, chiamato direttamente dal destino, si sacrifica per il bene dell'umanità. E' uno di quelli che sull'autostrada ti sbatte in faccia il cartello " stiamo lavorando per voi ", lacrime e sangue, mentre col donnone vestito di giallo, come uno scuolabus, scorrazza da turista per Oslo.

Mica ci ha rinunciato, allo scandaloso premio alle intenzioni, conferitogli dai leccapiedi nordici. Anzi, ha giustificato l'insignificante " fatterello " che sta inviando altri 30.000 (!) soldati in Afghanistan, con il concetto, non suo per carità, di " giusta guerra ".
Detto da un Reagan, o da un Churchill, non farebbe una piega, e tra parentesi lo condivido, ma sulle labbra eternamente sorridenti di " we can ", l'epigono di " I have a dream ", stona come il gessetto che si spezza sulla lavagna.

" Si vis pacem para bellum " , ma lo dicevano i latini, gente con i controcoglioni. Hussein, e lassa pedde, damme retta, nun'è pettè ... intasca frettolosamente, con la destrezza di un borseggiatore napoletano, l'immeritato " Nobel per la pace ", e sparisci dalla mia vista.