25/05/10

Il sacco del Nord

Ultimo libro di Luca Ricolfi, sociologo, docente di Analisi dei dati all’Università di Torino, editorialista della Stampa. Non lo comprerò per due ragioni (anche se è, immagino, ottimo) :

1) So già e condivido al 1000% quello che c'è scritto: che il Sud evade le tasse e vive a spese del Nord. Anche se dimostrato con centinaia di tabelle, il concetto in sè è semplice, lapalissiano, evidente, almeno per chi non è in malafede.
2) Per i motivi sopra esposti, evito di farmi venire un'ulcera duodenale, una colica biliare, un ictus, un attacco apoplettico, una crisi ipertensiva...

All' " ignaro " lettore, a colui che vagamente sente parlare di evasione al Nord-Est, a chi ricorda le parole seriose di " 'u napuletano " : " L'evasione esiste al Nord come al Sud " e non si sbellica immediatamente dalle risate, intuendo che il 100% (come lo 0%) non esiste fra noi mortali, e che bisogna sempre QUANTIFICARE; perchè se io evado 5 e tu 378, siamo sì entrambi "evasori ", ma è come mettere sullo stesso piano un topolino ed una megattera... a tutte queste persone in buona fede, consiglio caldamente di acquistarlo, di studiare pazientemente l'enorme mole di DATI (non chiacchiere), e di farsi un'opinione in merito.

Riporto solo alcuni passi dell'articolo di oggi del Giornale che si rifà al libro di Ricolfi.

" Detta in sintesi, magari un po’ rozzamente, come può fare del resto un giornalista: il Centro e Sud Italia evadono molto di più del Nord. Detta e spiegata con il linguaggio dello studioso, la verità suona invece così: «Il differenziale di evasione è uno degli squilibri territoriali fondamentali. Ci sono territori che pagano quasi interamente le tasse che lo Stato pretende, ci sono territori che, viceversa, riescono a sostenere il proprio reddito semplicemente concedendosi tassi di evasione molto alti». "

" [...] Avete per esempio ancora negli occhi certe facili e spesso superficiali caricature di un avido Nord Italia, sfacciatamente e proditoriamente evasore, così come è stato sempre dipinto da tante trasmissioni «democratiche» della tv di Stato? O forse avete ancora nelle orecchie gli sberleffi, gli sfottò e le sarcastiche condanne sommarie rivolte dalle troupe e dai commentatori santoriani nei confronti di quel ricco, egoista e perché no anche razzista di un Nordest?
Beh, dimenticatevi delle une come delle altre. Per farlo, per togliervi ogni dubbio e soprattutto ogni residua fetta di prosciutto che vi fosse rimasta davanti agli occhi (certo non per colpa vostra), andate per esempio a pagina 108 del libro di Ricolfi, in quel capitolo intitolato «Resistenza fiscale e Italia sommersa» "

" L’elenco delle Regioni virtuose, ovvero di quelle meno dedite all’evasione, è guidato infatti dalla Lombardia con un 12,5%, seguita dall’Emilia Romagna con il 19% e da un Veneto dove l’evasione si assesta invece a un comunque apprezzabile 19,6%. Chiudono lo sparuto manipolo, nell’ordine, il Friuli Venezia Giulia (24,7%), il Lazio (virtuosa rara avis del Centro Italia, con il 25%), il Piemonte (26,1%) e il Trentino-Alto Adige (26,2%).

Nel girone delle viziose, aperto dal 27,6% della Toscana e chiuso dall’incredibile 85,3% della Calabria, brulicano tutte le altre. È un’allegra e folta brigata di terre d’evasione, la loro. Sono quasi tutte Regioni del Centro e del Sud, con le percentuali di quel «vizietto» che si impennano in misura inversamente proporzionale, a mano a mano che si scende geograficamente verso il tacco. Per dire: Basilicata 48,4%, Molise 50,9%, Sardegna 51,3%, Puglia 52%, Campania 55,3% e la Sicilia che con il suo 63,4% viene scalzata dalla Calabria con il già menzionato record negativo assoluto. "

A me ormai viene la nausea, se cliccate a destra sulla tag " Tasse " ci sono post praticamente gemelli, identici nonostante il passare degli anni. Dati, percentuali, tabelle, disegnini... la lingua batte dove il dente duole, ma di cura, di federalismo, per il momento neanche l'ombra.