16/10/11

I dodici apostoli

Roma 16/10/2011, il giorno dopo... le immagini della guerriglia urbana le avete viste anche voi. Scene Identiche a quelle del G8 di Genova, stessi delinquenti che scorrazzano per la città, liberi di sfasciare ed incendiare tutto, a loro piacimento.
Sono sempre loro, i soliti, la spazzatura dei centri sociali che qualche politico compiacente definisce genericamente " anarchici ", perchè dire ROSSI BASTARDI è sconveniente, politicamente scorretto.
Prime stime, destinate a crescere, di un milione di euro di danni, ma contando solo quelli pubblici... esclusi dunque quelli, ingentissimi, ai privati, auto, banche, negozi, case e perfino chiese (!).
Si contano centinaia di feriti... e vengo a sapere che, in tutto, sono stati arrestati solo dodici di questi delinquenti. DODICIIII... !!! Capite ?
A New York l'altro giorno hanno arrestato SETTECENTO indignados. E si limitavano a fare proteste con cartelli, a fare picnic nei parchi, a manifestare pacificamentre. E qui, fra migliaia dei cosiddetti " black-bloc " che mettono a ferro e fuoco la capitale, ne arrestate solo dodici ???
Maroni... mammoletta dei miei coglioni... ti congratuli che non ci sia scappato il morto... ma vergognati. MAZZATE !!! Spezzargli le ginocchia a quelli, fargli passare una volta per tutte la voglia di spostarsi da una manifestazione all'altra... dai no-TAV a Roma.
E assieme ci metto tutti i politicanti sinistrorsi da strapazzo, che da mesi invocano a gran voce la "spallata "... l'analfabeta sul trattore in testa, quello che minacciava appunto che ci sarebbe scappato il morto. Ha detto che sarebbe andato col corteo... non si è visto... analfabeta si, ma coglione no... lancia il sasso (anzi il Pietro) e nasconde la mano, lui.
Per finire una lettera di un poliziotto, che molto meglio di me esprime la loro frustrazione, l'impotenza figlia di eterni indecisi come Maroni, timorosi di urtare la " sensibilità " della sinistra, come se la sinistra non avesse partorito mostri infinitamente peggiori : i vari Stalin, Castro, Mao...
Leggete e riflettete, e fatela girare, questa lettera...

«Maledetti! Guardate là il collega ferito, è la fine del mondo, guardate quanti incappucciati circondano il blindato dei carabinieri. Altro che pochi violenti isolati, diamine. È un’altra Genova, questa. E noi stiamo qui a fare le belle statuine mentre in testa ci piove di tutto. Fermi, dietro ai blindati, carne da macello mentre quelli (indica il furgone dell’Arma circondato dai black bloc, ndr) al posto di guida vedono la morte in faccia e magari pensano a quello là, come si chiamava, a quello che ha sparato a Giuliani a Genova. Una follia, cazzo. Una follia. Questa maledetta politica buonista è una follia. Perché la parola d’ordine sapete qual è? La volete sapere? Abbozzare. Attendere. Ripiegare. Non rispondere. Dobbiamo ab-boz-za-re sempre e comunque! Dal G8 di Genova l’ordine è sempre quello, altrimenti ci danno della polizia cilena e fascista. Obbligati a nasconderci dietro i mezzi, stare fermi come birilli anziché rispondere come siamo addestrati a fare. Guardate che scempio. Guardate gli occhi dei colleghi sotto ai caschi: vorrebbero correre e affrontare quegli scalmanati e invece no, zitti e buoni. Quelli forse arrostiscono là dentro e lo Stato al massimo concede ai blindati i caroselli con sirena, qualche lacrimogeno, idranti obsoleti, rare reazioni di alleggerimento. La solita strategia difensiva a oltranza. Abbozzare perché sennò ci scappa il morto, ma quale morto? Perché se muore una divisa, chissenefrega. Se muore uno che ti sta lanciando in faccia un estintore, diventa un caso internazionale con quei politicanti che parlano sempre di pochi facinorosi. Non ce la facciamo più: abbozziamo allo stadio, per la Tav, in strada coi black bloc. Scrivetelo, cazzo. Scrivetelo».