03/05/13

Dalla maglietta al cartello

Il giorno dopo l'entrata in vigore della norma che imponeva l'uso delle cinture di sicurezza, a Napoli scorrazzavano bellamente con una maglietta con su riprodotta la cintura di sicurezza allacciata, ricordate ? Beh... a Terronolandia si sono superati, naturalmente in peggio.
FONTE :  Sono arrivati a modificare i cartelli stradali, per convogliare il flusso di turisti verso determinate zone della città, dove abbondano venditori abusivi ed è più agevole borseggiare e scippare le ignare vittime.
Una sorta di percorso obbligato, come negli gli allevamenti di polli, dove gli animali vengono diretti verso " l'uscita " finale.


Quello che colpisce in questa " impresa " delinquenziale, non è il reato in sè : furti, borseggi, venditori ambulanti ci sono anche nelle altre città (per quanto a tassi molto inferiori), ma l'organizzazione su scala " industriale " del fenomeno.
Qui non siamo di fronte al mariuolo, o allo scugnizzo, ma si entra veramente nella capitale del crimine organizzato, nella catena di montaggio della truffa. E soprattutto, fatti del genere implicano un costume, un'usanza, un atteggiamento diffuso che coinvolge un numero enorme di persone.
Quando gli stranieri ci prendono in giro o ci disprezzano, è perchè si sono fatti giustamente l'idea che siamo tutti ladri, delinquenti, camorristi...
A Venezia i ristoranti per turisti, come a Roma o in tutta Italia, spennano i clienti, così come un tassista napoletano o romano ti fanno fare giri enormi, per un percorso che magari era di duecento metri, ma tutto questo accade anche all'estero, anche se è più probabile ad Atene o ad Istanbul, piuttosto che a Stoccolma o ad Oslo.
Ma solo a Napoli arrivano a cambiare i cartelli stradali, c'è di che andarne fieri...